Il sisma di oggi è stato distintamente avvertito dalla popolazione a Montefortino, Sarnano, Bolognola, Comunanza, Montemonaco, Gualdo, Smerillo, Fiastra, Ussita, tutte località seriamente danneggiate dalla sequenza sismica di quasi quattro anni fa.
Una terremoto di magnitudo 3.3 è stato registrato oggi alle 12 e 31 con epicentro ad Amandola, in provincia di Fermo, a ridosso dei Monti Sibillini, gruppo montuoso interessato dalle violentissime scosse del 2016. Una scossa di magnitudo 3.6 è stata registrata due notti fa sempre con epicentro ad Amandola: il sisma ha tirato giù dal letto centinaia di persone. (Continua…)
Alcuni mesi fa Lucia Margheriti, primo ricercatore dell’Osservatorio Nazionale Terremoti dell’INGV, attuale responsabile del gruppo di lavoro del Bollettino Sismico Italiano e co-autrice dell’articolo
“Multi-segment rupture of the 2016 Amatrice-Visso-Norcia seismic sequence (central Italy) constrained by the first high-quality catalog of Early Aftershocks” ha spiegato chiaramente come la sequenza sismica del 2016 nell’area dell’Appennino Centrale sia ancora lungi dal finire: (Continua…)
“L’area compresa tra Camerino e L’Aquila è ancora oggi interessata da una sismicità persistente che presenta un rilascio di energia maggiore rispetto a quanto accadeva prima del 24 agosto 2016”. Complessivamente, l’INGV ha localizzato nell’area della sequenza sismica più di 110mila eventi sismici, quasi 15mila dei quali con magnitudo uguale o
superiore a due a dimostrazione che quella che dai Monti Sibillini di distende ai monti della Laga e alla Catena del Gran Sasso è una delle aree più sismiche d’Italia: non a caso, infatti, prima delle scosse del 2016 c’era stata quella altrettanto disastrosa del 6 aprile 2009 a L’Aquila.