A soli 13 anni viene picchiata e stuprata a morte nel suo letto, nella propria casa a soli 13 anni. E’ morta così la piccola Ana Paola, una tredicenne di Sinora, in Messico.
Che da grande sognava di fare la ballerina. La ragazzina stando ad alcune informazioni diffuse dalla Procura di Sinora, che indaga sul caso, è stata sorpresa nella sua casa nel quartiere Real Arco, mentre sua madre era uscita per andare al supermercato. Continua…
Gli assassini violentatori, si sono introdotti nell’abitazione della ragazzina e l’hanno violentata e picchiata a morte. Dopo l’esito dell’autopsia, saranno chiarite l’esatta causa che ha provocato la morte della piccola vittima.
“Stava osservando le prescrizioni del Governo che ci impone di uscire a comperare da mangiare una alla volta” Ha spiegato lo zio di Ana Paola. Il femminicidio della piccola, è avvenuto per mano di ignoti lo scorso 2 aprile, ha scosso moltissimo l’intero Messico, dove la Commissione nazionale per i diritti umani (CNDH) aveva lanciato l’allarme sull’aumento dei rischi che si corrono in quarantena. Continua…
In quel Paese dove vengono assassinate in media oltre dieci donne al giorno. Secondo la Rete per i diritti dei minori, almeno tre delle donne uccise sono minorenni. Il delitto della ragazzina è divenuto virale in rete. L’hastaf #JusticaParaAnaPaola che ha dato il via ad una vera campagna social per chiedere giustizia per la giovane vittima.
Infatti,, la pressione sociale chiede a grande voce che i colpevoli del delitto vengano assicurati alla giustizia. La commissione nazionale per i diritti umani ha chiesto maggiori tutele da parte le istruzioni nonostante l’emergenza sanitaria da Coronavirus.