Il testamento di Silvio Berlusconi verrà aperto in questi giorni. Il notaio incaricato dovrebbe essere Arrigo Roveda dello studio Rlcd di Milano, fedelissimo del Cavaliere.
Si parla di una cifra che si aggirerebbe intorno ai 4 miliardi. Silvio Berlusconi deteneva il 61% della Fininvest, mentre la quota restante è suddivisa in parti uguali tra i figli. Nel testamento dovrebbe essere definito come sarà suddivisa la quota nelle disponibilità di Berlusconi, pari al 20%. Mentre il restante 40% va in automatico ai 5 figli in quote uguali, vale a dire l’8% a testa. A restare fuori sono le aziende della holding Fininvest: Mediaset, Mondadori e il Monza.
Per la quota di cui aveva diritto di disporre liberamente si ipotizza che il Cavaliere abbia fatto una scelta che consenta a chi finora ha governato Fininvest di continuare a farlo. Silvio Berlusconi ha potuto decidere anche delle celebri ville e della Dolcedrago, la holding che controlla una buona parte del patrimonio immobiliare: da Villa Certosa in Sardegna alla Lampara a Cannes, a Villa Zeffirelli a Roma. Le uniche ville che Silvio Berlusconi ha potuto dividere liberamente sono: la dimora storica di Milano-San Gimignano, il villino “Due Palme” di Lampedusa, Villa Campari sul Lago Maggiore, e un piccolo atelier a Trieste ereditato dal pittore Glauco Dimini.
Marta Fascina vorrebbe restare a vivere nella villa di Arcore e aspira a un ruolo chiave in “Forza Italia”
Come riporta “Dagospia”, durante il suo penultimo ricovero, dal 5 aprile al 19 maggio, il Cavaliere potrebbe aver rimesso mano al testamento con l’aiuto del suo storico notaio Arrigo Roveda, forse in favore di Marta Fascina. Le voci avrebbe però allarmato i cinque eredi che comunque, in caso di lasciti strani avrebbero gli strumenti legali per impugnare il testamento.
Tra i lasciti più cospicui figurerebbe quello all’ultima compagna che è rimasta accanto al leader di Forza Italia fino all’ultimo. Secondo i ben informati, alla deputata di “Forza Italia” potrebbe andare una delle residenze di Silvio Berlusconi oltre a un assegno che secondo alcune indiscrezioni potrebbe superare i 90 milioni di euro. Nel testamento anche il futuro del partito da lui fondato nel 1994. Marta Fascina non sembra intenzionata a rinunciare all’impegno politico.
La “quasi moglie” del Cavaliere segue il partito da militante fin da quando era minorenne. Ma nonostante la sua volontà e il buon rapporto con Marina Berlusconi, difficilmente potrà conservare un ruolo chiave in Forza Italia ora che il Cavaliere non c’è più. Secondo “Dagospia”, inoltre, i ben informati sostengono che Marta Fascina abbia confidato agli amici più stretti che avrebbe voluto continuare a vivere ad Arcore, ma c’è anche la possibilità che dopo l’apertura del testamento dovrà trovarsi un’altra dimora.
Marina e Pier Silvio Berlusconi, cresciuti “blindati” per paura di un rapimento
Ma in prima linea ci sono i cinque figli. Marina e Pier Silvio nati dal primo matrimonio con Carla Elvira Lucia Dall’Oglio e i tre dal secondo matrimonio con Veronica Lario: Barbara, Eleonora e Luigi. Marina e Pier Silvio Berlusconi hanno da anni un ruolo forte in azienda. Lei alla guida di Mondadori e al vertice della finanziaria di casa Fininvest, lui al timone di Mediaset come amministratore delegato.
La vita dei cinque figli è stata profondamente diversa, dal momento che sono nati e cresciuti in epoche diverse. I primi due hanno condotto studi “blindati” per paura di un rapimento, del terrorismo, nei difficili anni Ottanta. Così né Marina né Pier Silvio, che ha addirittura trascorso gli anni del liceo studiando a casa con i precettori e un amico come solo compagno di classe, non si sono laureati. Gli altri tre figli hanno concluso i loro studi chi alla Bocconi, chi in un’università Usa, chi all’Università San Raffaele, proprio come si addice a rampolli della Milano bene.
Marina Berlusconi aveva un rapporto simbiotico con il padre
Tutto però sembra destinato a rimanere così com’è. Marina e Pier Silvio Berlusconi manterranno le loro cariche manageriale. Oggi i due figli maggiori detengono il 7,65% ciascuno di Fininvest, gli altri tre figli ne controllano assieme il 21,4%. Se nel testamento del Cavaliere il suo 61,2% fosse diviso in parti uguali, poco più del 12% a ciascuno dei cinque eredi, Barbara, Eleonora e Luigi avrebbero la maggioranza di Fininvest.
Pier Silvio Berlusconi, 54 anni, vive con la compagna Silvia Toffanin, volto noto di Mediaset, e i due figli, Lorenzo Mattia e Sofia Valentina.
Di lui si sa che è un ipersalutista e ultrasportivo. Riservato, anche timido, al jet set Pier Silvio preferisce le pizzate e i pic nic con i genitori dei compagni di scuola dei figli. E’ tipo preciso e meticoloso sul lavoro, dai modi delicati e molto pratico.
Marina Berlusconi, 56 anni, ha una vera e propria adorazione-dipendenza per il tacco alto. Chi la conosce bene dice che tra i figli sia quella che ricorda più il padre. Forte, determinata, autorevole, decisionista. Un capo nato. Ma molto più rigorosa e riservata. Ha due figli che ha avuto dal marito ed ex ballerino della Scala Maurizio Vanadia. È la prima ad avere lasciato la casa di Arcore, ma è anche la figlia a cui Berlusconi si è sempre appoggiato, forse la vera delfina. Padre e figlia avevano un rapporto simbiotico col padre.
Barbara Berlusconi, la “ribelle” di casa: ama il teatro e legge i classici
Barbara Berlusconi invece è considerata la “ribelle” di casa. Laureata in filosofia all’Università San Raffaele di Milano ha 39 anni e cinque figli avuti da due diversi compagni. Abita a Macherio, vicino Monza, con i figli e il compagno in una casa accanto a quella di mamma Veronica Lario. Ama il teatro, legge i classici, Platone su tutti, ascolta Vasco Rossi con i suoi pargoli. Insomma, fa la mamma. “Non mi piacciono i reality tv”, avrebbe dichiarato. Anche qui, controcorrente. Nel 2013 il padre le affida il Milan nominandola vicepresidente e amministratore delegato del club “con delega alle funzioni sociali non sportive”. Dopo la cessione del Milan al cinese Li Yonghong, Barbara Berlusconi rimane nell’ambiente rossonero come presidente della Onlus Fondazione Milan.
Eleonora Berlusconi è quella che somiglia di più a Veronica Lario
Eleonora Berlusconi, 37 anni, è forse quella di cui si sa di meno. Mai un’uscita pubblica, mai un pettegolezzo. Di lei si sa che ama gli animali e che ha studiato recitazione a New York. Si sa anche che non ha mai lasciato i figli da soli davanti alla tv perché trova che possa essere anche molto diseducativa. Riservata e impenetrabile, con una notevole somiglianza a mamma Veronica, ha avuto tre figli dal modello inglese Guy Binns, classe ’86. A 23 anni Eleonora Berlusconi è andata a New York a studiare business management alla Saint John University. E’ l’unica a non sedere nel cda Fininvest. Con Barbara sono molto unite. Infine c’è il piccolo di casa, Luigi Berlusconi, 34 anni. Ha deciso di blindare la sua vita e ha sposato Federica Fumagalli, figlia di un imprenditore tessile di Lecco. Quando creò la Fondazione Opsis Onlus, che finanzia progetti sociali, decise di comparire non con il suo cognome ma con quello della madre. Luigi Berlusconi non ha mai sopportato di essere considerato uno che ha solo avuto la fortuna di essere “figlio di”. “Sono grato a mio padre per tutto, ma voglio dimostrare le mie capacità”, avrebbe detto qualche anno fa. Poi ha iniziato a spingere il piede sull’acceleratore e oggi anche Barbara ed Eleonora Berlusconi gli riconoscono un ruolo centrale nella gestione degli affari di famiglia.