Tiziano Ferro Il tanto amato cantautore ha dovuto fare i conti con la giustizia, in merito ad alcune operazioni illecite risalenti al 2006.

Tiziano Ferro è per il panorama musicale italiano un pilastro indiscusso, che negli anni 2000 ha fatto emozionare milioni di persone con la sua musica. Proprio in quel periodo il cantautore ha avuto problemi ingenti con la legge, che a distanza di anni gli verranno a costare ben 9 milioni di euro.

In molti ricorderanno il suo esordio nel 2002, quando l’artista è riuscito ad ottenere il terzo posto in classifica dei singoli più venduti in europa con lo storico brano Xdono. Questo gli ha permesso di aggiudicarsi il titolo come uno degli artisti più innovativi ed influenti italiani.

Insomma, da quel momento la carriera di Tiziano Ferro è stata in salita, diventando addirittura punto di riferimento per la musica internazionale. Non a caso l’artista canta sia in italiano, spagnolo, portoghese e pure in inglese.

Nel 2009 e nel 2012 con l’album Alla mia età e L’amore è una cosa semplice, ha conquistato il trono dei dischi più venduti in Italia: inutile sottolineare a quanto possa arrivare il suo patrimonio economico, oltre che musicale. Ed è stato proprio il denaro a metterlo nei guai: una questione che al Fisco non poteva passare di certo inosservata: quello che ha fatto è indubbiamente gravissimo.

Gli altri problemi

Questo tuttavia, non è l’unico problema che il cantante ha avuto con il Fisco, visto che anche successivamente (nel 2013), era stato accusato a pagare 3 milioni di euro per mancata dichiarazione dei compensi (2.038.956 euro più un imponibile Iva di 1.373.978 euro), visto che in quel periodo risiedeva in Inghilterra.

Ad ogni modo, Tiziano Ferro si sta ribellando alla scelta di pignoramento, intraprendendo così una battaglia legale con l’Agenzia delle Entrate, anche se a suo malgrado, “non si ravvisano i presupposti per la sospensione del pignoramento e della procedura esecutiva in corso”.