Dopo il focolaio scoppiato in Bartolini, oggi BRT, in zona Roveri a Bologna, 31 casi positivi al nuovo Coronavirus sarebbero stati registrati oggi in Tnt, sempre nel capoluogo emiliano. “Si tratta di contagi accertati da tamponi”, precisa a Fanpage.it Simone Carpeggiani, coordinatore provinciale di SiCobas, il cui numero, ha aggiunto, potrebbe aumentare nelle prossime ore, quando arriveranno i risultati dei restanti test effettuati sui circa 300 dipendenti dell’azienda.
Stando a quanto riferisce il sindacato, i lavoratori si sarebbero rifiutati di stare in magazzino, che al momento resta aperto, e sarebbero andati autonomamente a casa. “Come è successo con BRT qualche settimana fa – ha continuato Carpeggiani – abbiamo chiesto la chiusura del magazzino dopo i primi casi e ora siamo messi così. (Continua…)
Abbiamo allertato il sindaco e il Comune, che però non ci hanno risposto. Ora l’azienda aspetta di conoscere tutti i risultati prima di procedere con la sanificazione. Questi sono i numeri”.
In effetti, da settimane i sindacati chiedono che venga fatta una riflessione sul settore della logistica, dove si sono verificati una serie di focolai, tra cui, in primis, quello alla Bartolini di Bologna. Qui i casi positivi sono stati in tutto 113, compresi anche alcuni driver, e dei quali ben 87 asintomatici. (Continua…)
Le prime infezioni erano state registrate lo scorso 15 giugno, così come hanno confermato a Fanpage.it sindacati e lavoratori, e nel giro di una quindicina di giorni sono cresciuti a livello esponenziale, tra i dipendenti del magazzino e i familiari di quest’ultimi. La situazione è ormai fuori controllo, per questo SiCobas ha anche inviato una richiesta formale ai
ministri Nunzia Catalfo e Stefano Patuanelli per un incontro urgente tra le parti “al fine di definire soluzioni atte da un lato a tutelare pienamente la salute dei lavoratori e della collettività, dall’altro a tutelare i livelli salariali e occupazionali”, dal momento che “l’emergenza sanitaria sui luoghi di lavoro è tutt’altro che risolta: al contrario, la cronaca di questi giorni testimonia chiaramente come questi ultimi rappresentino i principali cluster di contagio”. Ma anche in questo caso, sono ancora in attesa di una risposta.