Toni Capuozzo ospite a Dritto e Rovescio, il programma di Paolo Del Debbio in onda su Rete 4, la puntata è quella di giovedì 7 aprile. Il giornalista è in collegamento da casa e torna a parlare delle critiche che lo hanno colpito per le idee circa quel che è avvenuto a Bucha.
Ma soprattutto, Capuozzo, tratteggia scenari cupi, inquietanti: mostra di non avere dubbi circa il fatto che il nostro destino sia chiaro, segnato. Ovvero entreremo in guerra. Testuali parole.
“Perché non si possono avere dubbi… perché stanno costruendo un’opinione pubblica da guerra. E in guerra tu non puoi criticare il tuo paese, o indebolirlo. In guerra appena dici qualcosa di diverso è intelligenza col nemico”, premette polemico spiegando come si stia creando il contesto perfetto per l’ingresso in un conflitto.
“Noi possiamo dire, credo su questo saremo d’accordo tutti, che in Ucraina per colpa dell’invasione russa stanno avvenendo crimini l’uno dopo l’altro, il modo migliore per fermarli è fermare la guerra, per fermare la guerra devi fare dei negoziati, per fare i negoziati ognuno deve rinunciare a qualcosa – riprende Capuozzo -.
Mario Draghi ha detto: o la pace o il condizionatore. Avrebbe dovuto dire o la vittoria o il condizionatore: con la pace avremmo di nuovo il gas”, sottolinea. Dunque, eccoci al cuore del ragionamento di Toni Capuozzo: “La verità è che vogliono fare una guerra che duri a lungo abbastanza da far crollare Putin.
Siccome ho esperienza di dittatori buttati giù, da Saddam a Gheddafi, ed è sempre finita malissimo, sono preoccupato dal fatto che una lunga guerra rischi di costare non solo moltissimo agli ucraini, che faranno la carne da cannone di turno, ma rischi di costare moltissimo a tutti, perché la Russia ha 2mila bombe atomiche. Ci stiamo preparando ad andare in guerra, nessun dubbio per favore“, conclude Toni Capuozzo con la più inquietante delle profezie.