Tragedia in una scuola media di Palermo dove è morta una bimba di soli 10 anni. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, la ragazzina sarebbe caduta durante la lezione di educazione fisica morendo sul colpo. Inutile l’intervento dei tempestivo dei soccorritori, la piccola non avrebbe mai dato segnali di ripresa.
La tragedia
Non si conosce ancora la dinamica esatta della tragedia avvenuta alla scuola media Vittorio Emanuele Orlando, in via Lussemburgo, a Palermo. Stando ad una primissima ricostruzione dell’accaduto, la giovanissima alunna – 10 anni appena – sarebbe caduta durante l’ora di ginnastica. (Continua..)
Secondo quanto si apprende da fonti a vario titolo, la bimba avrebbe battuto la testa in modo violento, tanto da non riprendersi più. L’insegnante di turno le avrebbe prestato immediato soccorso salvo poi allertare l’intero personale scolastico e il 118.
Ma nonostante l’intervento tempestivo dell’ambulanza, per la ragazzina non c’è stato nulla da fare: è morta su colpo. Sul posto, anche i carabinieri e il medico legale. Le indagini del caso sono affidate ai militari dell’Arma di Palermo. (Continua..)
Il messaggio della ministra Azzolina
La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina esprime “profondo cordoglio e dolore” per la tragedia avvenuta stamattina in una scuola di Palermo, dove una bambina di dieci anni è morta nel corso di una lezione di educazione fisica. La ministra esprime altresì la “massima vicinanza alla famiglia” e rende noto che il ministero ha già avviato tutti gli accertamenti del caso.
“Siamo sotto choc”
In attesa sia fatta luce sulla drammatica vicenda, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha inviato un messaggio di sentito cordoglio alla famiglia della bimba. “Si tratta di una tragedia immane, – ha dichiarato ai microfoni di Adnkronos – che colpisce la famiglia della piccola, la comunità scolastica e tutta la città. Sono certo di interpretare i sentimenti non solo dell’Amministrazione comunale ma di tutta Palermo, nell’esprimere vicinanza nel dolore alla famiglia di questa piccola, ai suoi insegnanti e ai suoi compagni”.