PIACENZA – Incidente mortale sul lavoro in provincia di Piacenza. Un uomo di 50 anni è stato schiacciato da un enorme silos di acciaio che è crollato nel piazzale di una ditta di calcestruzzi nel comune di Carpaneto.
L’uomo è morto sul colpo. Lascia la moglie e due figli. Il corpo è stato liberato dai vigili del fuoco, ma per lui non c’era più nulla da fare nonostante l’intervento anche del 118. Sul caso indagano i carabinieri. “Siamo di fronte a una tragedia umana e sociale, l’ennesima“, commentano Cgil, Cisl e Uil di Piacenza insieme alle segreterie del comparto dell’edilizia, Fillea, Filca e Feneal. (Continua…)
“Questo è il momento del cordoglio: alla famiglia vanno le nostre più sentite condoglianze, così come la certezza che metteremo in campo tutte le azioni necessarie per accertare le responsabilità di quanto accaduto”, aggiungono i sindacati.
Gli infortuni sul lavoro, proseguono le organizzazioni, sono stati quasi 5.000 nel 2019 a Piacenza e provincia. “Questo deve essere il momento di dire basta ‘morti bianche’. Morti evitabili, tragedie incomprensibili”. Le parti sociali sottolineano infatti: (Continua…)
“nella nostra attività di rappresentanza del lavoro notiamo come spesso la sicurezza sia considerata come un costo e un malcelato ‘peso'”. Ma soprattutto ora, nel complesso momento di ripresa dopo il lockdown, “vanno ampliate, potenziate e in certi casi ripristinate le attività ispettive degli organi competenti”,
perchè “la riapertura delle attività produttive ha dimostrato quanto denunciamo da anni, ovvero che sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro si è deciso solo di disinvestire” e “sono tornati ad aumentare gli infortuni e gli incidenti mortali, calati solo per effetto del lockdown”. Quello della sicurezza del lavoro, avvisano quindi i sindacati “è tema su cui non sarà possibile derogare o snellire le procedure”.