Tess Thompson Talley, 37 anni, è una cacciatrice americana del Kentucky. Circa un anno fa ha postato su Facebook due foto con il suo “trofeo” di caccia. Il bottino è un raro esemplare di giraffa nera. L’imponente animale, ormai senza vita, è accasciato accanto alla donna che, sorridente e imbracciando ancora il fucile, si mette in posa.

Nel post che accompagna le immagini la donna scrive: “Le mie preghiere perché si realizzasse il sogno di una vita intera sono state esaudite oggi. Ho avvistato questo raro maschio di giraffa nera, l’ho inseguito per un bel po’. Sapevo che era quello giusto. Aveva più di 18 anni, pesava 18 quintali e avevo la fortuna di poterne ricavare nove quintali di carne”.

Il safari in Sudafrica risale al 2017 ma nessuno si è accorto del post della donna – che ha già diverse foto in posa accanto a ‘trofei’ di caccia – fino a quando non è stato twittato da un sito, Africa Digest, e da allora è diventato virale. Scatenando  l’inevitabile indignazione e l’ira di animalisti, ambientalisti e non solo!

Lo stesso African Digest scrive: “Una selvaggia bianca americana che è in parte un’antenata di un Neanderthal arriva in Africa e abbatte una rarissima giraffa nera per gentile concessione della stupidità del Sudafrica – si legge nel tweet – Il suo nome è Tess Thompson Talley. Si prega di condividere”.

Da allora la cacciatrice ha reso privato il suo profilo Facebook a causa del clamore suscitato dalle immagini che hanno provocato un’ondata di forte indignazione sui social media sotto l’hashtag #TessThompsonTalley.

Talley, che ha anche ricevuto minacce di morte, si è difesa a Fox News dicendo che la giraffa aveva 18 anni ed era troppo vecchia per riprodursi. La caccia ai grandi mammiferi è ancora legale in alcuni Paesi africani.