Omicidio Martina e Alessia a Cisterna di Latina, diecimila rose bianche diventano borse di studio
Otto borse di studio per gli studenti che si sono distinti come ‘campioni’ di solidarietà, aiutando i propri compagni di classe. I fondi sono stati raccolti grazie all’iniziativa ‘Una rosa per Martina e Alessia’, in ricordo delle diecimila rose bianche dedicate a Martina e Alessia diventano borse di studio per otto ragazzi che si sono distinti per aver aiutato i propri compagni di classe in difficoltà. Si tratta di lavori fatti a mano, realizzati all’uncinetto e provenienti da tutta Italia. Un gesto d’amore in ricordo alle due bambine uccise a colpi di pistola dal padre in casa il 28 febbraio dello scorso anno a Cisterna di Latina.
Un riconoscimento per gli studenti ‘campioni’ di solidarietà che vedrà la cerimonia di consegna dei premi domani, venerdì 10 maggio, alle ore 9, nella Sala Zuccari a Palazzo Caetani, alla presenza del sindaco Mauro Carturan. Gli studenti che riceveranno le borse di studio sono cinque dell’istituto comprensivo Plinio il Vecchio e tre dell’l’istituto comprensivo Leone Caetani.
Una rosa per Martina e Alessia
L’iniziativa ‘Una rosa bianca per Martina e Alessia’ è stata ideata dall’associazione Latinaknitcrochet, che realizza lavori all’uncinetto a scopo benefico, con il patrocinio e supporto del Comune di Cisterna di Latina.
Un progetto lanciato tempo fa al quale hanno risposto partecipando attivamente tantissime associazioni di tutta la Penisola. Ciò è stato possibile grazie alla generosità delle persone che hanno acquistato le roselline, l’intenzione è quella di utilizzare i fondi raccolti per portare avanti nel tempo questo meraviglioso progetto, almeno per i prossimi due anni.
Strage di Latina, Martina e Alessia uccise dal padre
Martina e Alessia, 8 e 14 anni, sono morte il 28 febbraio del 2018, uccise a colpi di pistola dal padre, Luigi Capasso, un appuntato dei carabinieri, che le ha sequestrate in casa, poi, si è suicidato. La tragedia è avvenuta all’interno di un’abitazione di Cisterna di Latina, in località Colle dei Pini.
Prima di togliere la vita alle sue due figlie Capasso si trovava nel garage di casa insieme alla moglie e i due stavano litigando. Improvvisamente, ha estratto la pistola, sparandole tre colpi. Poi, ha salito di corsa le scale e si è chiuso in casa, dove si è consumata la tragedia.