ULTIM’ORA Fermati i colpevoli del carabiniere ucciso a coltellate
Due persone, sospettate di aver ucciso il vicebrigadiere dei Carabinieri, Mario Cerciello Rega, sono state fermate e portate in caserma.
Cerciello è stato ucciso in servizio ieri notte, a Roma, dopo essere stato accoltellato durante un controllo in via Pietro Cossa, quartiere Prati.
La procura di Roma ha fatto sapere di aver aperto un’inchiesta sulla sua morte e sul ferimento lieve dell’altro carabiniere. Il procedimento, coordinato dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia, è stato assegnato al pm Maria Sabina Calabretta.
UCCISO PER CENTO EURO
Secondo le ultime ricostruzioni Rega sarebbe stato ucciso pochi euro. I due uomini ora ricercati avevano richiesto cento euro in cambio della restituzione di un borsello rubato. Quello che in gergo si chiama “cavallo di ritorno”. Durante il servizio in borghese, uno dei due uomini avrebbe estratto il coltello e colpito sette volte il carabiniere.
Il carabiniere, sposato da poco più di un mese, è morto all’ospedale Santo Spirito dopo un inutile tentativo di rianimazione.
I RICERCATI
Uno è biondo, con le meches, e indossa jeans e camicia a sacchi. L’altro ha un tatuaggio sul braccio destro. Sono alcuni dettagli riconducibili ai due uomini di origine nordafricana ricercati per l’omicidio, due ragazzi di età compresa fra i 20 e i 25 anni.
LE REAZIONI POLITICHE
«Caccia all’uomo a Roma, per fermare il bastardo che stanotte ha ucciso un Carabiniere a coltellate. Sono sicuro che lo prenderanno, e che pagherà fino in fondo la sua violenza: lavori forzati in carcere finché campa», ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Gli fa eco il vicepremier Luigi Di Maio che, ai microfoni di Sky Tg24, ha parlato di «un atto vile non nei confronti dei Carabinieri ma anche dello Stato».
Anche il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ha espresso «dolore per la tragica morte del carabiniere Mario Cerciello, caduto durante un controllo. All’Arma e alla sua famiglia va la vicinanza mia e di tutto il Pd».