Un’Epatite mai vista arriva in Italia, ci sono 4 bambini colpiti, allerta negli Ospedali. Gli aggiornamenti
Un’Epatite mai vista arriva in Italia, ci sono 4 bambini colpitiDopo l’allarme scattato in Gran Bretagna per l’epatite acuta che colpisce i bambini, anche in Italia cresce l’attenzione. Sono 4 i casi scoperti nel nostro Paese e la rete tra i reparti degli ospedali è stata attivata per riconoscerne altri in tempo.
I bambini, tutti sotto i 10 anni, rischiano conseguenze gravi e due casi presentano la necessità di un trapianto di fegato. Le caratteristiche di questa particolare forma di epatite acuta nei bambini coincidono con quelli scoperti in Gran Bretagna, dove il numero di bambini è salito a 74. I casi, anche in Italia, sarebbero riconducibili a un’origine virale, per esempio da Covid-19. Questo potrebbe concorrere alla presenza di epatite acuta e sono in corso delle indagini per capire quanto questa ipotesi sia corretta. In ogni caso appare evidente che il vaccino non c’entri nulla, infatti nessuno dei bambini ricoverati avevano ancora fatto il vaccino anti COVID.
Fin dalle prime notizie sull’epatite acuta nei bambini, come riportato da Repubblica, non è mancato il timore che potesse arrivare anche in Italia tale notizia. Alla fine è successo e almeno 4 bambini sono stati ricoverati con le caratteristiche specifiche di questa forma di epatite. L’allarme è scattato a livello internazionale ed è stato possibile scoprire in tempo i casi, in questo modo anche i due casi italiani più gravi, quelli che hanno bisogno di un trapianto, hanno maggiori possibilità di cura.
La forma di epatite è piuttosto aggressiva e il sospetto dei primi accertamenti è che sia di natura virale. L’UK Health Security Agency (Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito) ha parlato di un vero e proprio focolaio che a oggi conta 74 positivi. Il problema però è che non si è ancora in grado di dire quale sia l’origine. Le infezioni potrebbero essere legate anche agli adenovirus, ma ci sono più ipotesi.
Le malattie del fegato possono essere legate a un virus, ma gli esperti ora sono alla ricerca della contagiosità, cioè dell’incidenza attuale e passate, per tentare di capire a quanto ammonti il numero reale di casi. Il coronavirus non sembra plausibile, perché banalmente è troppo diffuso per non presentare ulteriori casi di epatite con queste caratteristiche. Ma è ancora presto per dare una risposta adeguata.