Ha salvato la sua nipotina di otto anni da un incendio in casa, ma per compiere quel gesto eroico e coraggioso ha rischiato di pagare con la sua stessa vita. Un ragazzo di 20 anni, infatti, ha riportato gravi ustioni su tutto il corpo pur di salvare la bimba ed è stato ricoverato d’urgenza in ospedale. Le sue condizioni stanno però migliorando gradualmente e, nonostante il dolore per le ustioni, questo giovane si dice pronto a sacrificarsi ancora per la sua nipotina.
Quella di Derrick Byrd, giovane di Aberdeen (Washington), è una storia di coraggio e altruismo fuori dal comune: a raccontarla è il portale locale KomoNews, che ha anche intervistato il ragazzo in ospedale. Le ustioni più gravi sono state quelle riportate da Derrick al volto, alle braccia e sulla schiena: completamente avvolto nelle garze, il ragazzo è ancora alle prese con la convalescenza e piuttosto dolorante, ma si è detto anche felice per essere riuscito a salvare la vita della sua nipotina, Mercedes.
L’incendio era scoppiato la scorsa settimana, per cause ancora da accertare, nella casa di tre piani in cui Derrick vive con la sorella maggiore, Kayla, e i tre figli di lei (Mercedes, Junior e Rory).
Le fiamme si erano originate intorno alle 4 del mattino, cogliendo di sorpresa Derrick, la sorella e i tre nipotini del ragazzo. Il rogo aveva fatto sì che la piccola Mercedes, la figlia maggiore di Kayla, rimanesse bloccata nella sua stanza, ma Derrick, senza pensarci due volte, si è precipitato per le scale e raggiungere la piccola.
«L’avevo sentita gridare il mio nome, non potevo lasciarla lì, così ho iniziato a correre verso di lei, mentre sentivo il fuoco che mi bruciava la pelle» – racconta il ventenne – «Alla fine sono riuscito a raggiungerla, mi sono tolto la camicia e l’ho avvolta intorno al suo viso, per evitare che respirasse tutto quel fumo. Poi siamo scappati il più velocemente possibile».
Una volta abbandonata la casa in fiamme, Derrick, insieme ai nipotini Mercedes e Junior, è stato trasportato in ospedale con un’eliambulanza per via delle gravi ustioni riportate. Anche i due bambini stanno meglio e questo è ciò che riesce a dare più sollievo al ragazzo, che è già stato definito un eroe anche dalla polizia della sua città ma respinge questa etichetta: «Non lo sono, al massimo posso esserlo solo per i miei nipotini, ma semplicemente mi sono rifiutati di abbandonarli alla morte. Lo rifarei ancora, anche se dovessi riportare ustioni più gravi o addirittura morire».