La firma del presidente della Repubblica Mattarella sul nuovo decreto legge Covid sancisce una certezza che sino a ieri era ipotesi: il green pass può essere rilasciato anche contestualmente alla somministrazione alla prima dose di vaccino ed è valido dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione fino “alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale”.
Nel testo finale viene comunque specificato che la “certificazione verde Covid-19” ha validità di nove mesi dalla data del completamento del ciclo vaccinale. Diversi studi hanno dimostrato che è sufficiente a dare una buona risposta immunizzante e ad abbattere le possibilità di essere contagiosi.
È emerso che in Scozia, per esempio, l’efficacia sulle ospedalizzazioni è al 91% per Pfizer a 28-34 giorni dalla prima dose, all’88% per AstraZeneca. Simili risultati se l’analisi è ristretta agli over 80: 83%. I dati degli studi sono stati diffusi da Fondazione Gimbe in un seminario informativo per i giornalisti.
Per efficacia si intende che per esempio su 100 mila persone non vaccinate si attendono mille casi di Covid, mentre se vaccinate con un vaccino efficace al 95% saranno solo 50 i casi attesi, cioè il 5% di quei mille e non il 5% delle 100 mila persone (che sarebbero 5 mila, una bella differenza). Un importante dato sulla prevenzione arriva dalla Gran Bretagna: la possibilità di infezione da Covid è ridotta del 65% 21 giorni dopo la prima dose di vaccino rispetto ai non vaccinati senza evidenze di infezione precedente.
Come noto gli altri modi per avere il green pass, oltre alla certificazione di avvenuta vaccinazione, restano il tampone negativo, molecolare o rapido, effettuato fino a 48 ore prima e il certificato di avvenuta guarigione da covid 19. Questa novità potrebbe provocare un’accelerata nelle vaccinazioni con AstraZeneca, visto che il siero ha il richiamo più in là nel tempo rispetto agli altri vaccini: tre mesi.
Un lasso di tempo che potrebbe aver frenato gli indecisi. Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti aveva annunciato ieri che dalla prossima settimana – ma forse già da questo weekend – in Liguria potranno vaccinarsi con AstraZeneca anche persone con meno di 60 anni dopo che il comitato tecnico-scientifico aveva precisato ufficialmente in una nota che non ci sono controindicazioni per la somministrazione del siero Vaxzevria nelle fascia 18-60 anni.