L’assassino reo confesso della piccolina (di appena 6 anni) aveva sedici anni quando nel luglio del 2018 ha ucciso brutalmente la bambina di sei anni. Aaron Campbell, l’adolescente che ha rapito, violentato e ucciso la piccola Alesha MacPhail ha ricevuto uno sconto di pena: dai 27 anni iniziali, i giudici d’appello hanno ridotto di tre anni la pena.
Lo scorso agosto il suo avvocato ha chiesto uno sconto di pena considerata la giovane età del ragazzo e oggi tre giudici hanno deciso di ridurre la condanna di tre anni. La notizia dello sconto di pena stabilito dai giudici è stata accolta con rabbia dalla famiglia della vittima e non solo.
La decisione della corte è stata definita “un risultato abbastanza vergognoso”. La bambina violentata e uccisa – Alesha MacPhail, una bambina britannica di sei anni, era scomparsa nel nulla nel luglio dello scorso anno durante una vacanza sull’isola di Bute, nel sud-ovest della Scozia.
Fu poi trovata cadavere in un hotel abbandonato nella cittadina di Rothesay poco dopo la denuncia di scomparsa. Aaron Campbell, finito a processo, è stato condannato all’Alta Corte di Glasgow nel febbraio scorso, quando una giuria lo ha riconosciuto colpevole.
Stando alla ricostruzioni della corte, la bambina era in vacanza con il padre e con i nonni quando è stata rapita da Campbell direttamente dal suo letto. Inizialmente l’adolescente ha negato ogni responsabilità ma il suo dna è stato trovato sul corpo della vittima e sul suo pigiama.
Sul corpo della bambina sono state riscontrate 117 ferite e dall’autopsia è emerso che il decesso è stato causato da “una pressione significativa sul collo e faccia”. Le lesioni alle parti intime della bambina sono state definite “catastrofiche”.