Violento Terremoto magnitudo 6.8 nel Mediterraneo. Blackout e danni, paura in Italia

di redazione

Violento Terremoto magnitudo 6.8 nel Mediterraneo. Blackout e danni, paura in Italia

| venerdì 26 Ottobre 2018 - 02:22

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Violento Terremoto  magnitudo 6.8 nel Mediterraneo. Blackout e danni, paura in Italia

Terremoto M 6.8 in Grecia, trema tutto il sud Italia
Scossa di terremoto di magnitudo 6.8 nel mar Ionio, trema il Mediterraneo. Paura al sud Italia, epicentro in Grecia. C’è allerta tsunami

Una violenta scossa di terremoto, M 6.8, ha colpito la Grecia occidentale nelle prime ore della notte di venerdì 26 ottobre 2018. Erano le 00.54. A tremare il mar Ionio orientale a largo del Peloponneso. Epicentro in Grecia, tanta paura nel sud Italia. Stando alle prime informazioni rese note (e ancora da accertare con esattezza), l’intensità del sisma avrebbe raggiunto una magnitudo pari a 6.8 della scala Richter e sarebbe stato avvertito distintamente in Sicilia, Calabria, Puglia ma non è da escludere che la scossa si sia fatta sentire anche nelle regioni del centro. Le prime informazioni dei media locali parlano di danni, blackout elettrici e di una possibile allerta tsunami sulle coste greche.

Terremoto nel Mediterraneo, epicentro in Grecia

Stando ai dati giunti dai sismografi dell’INGV, il terremoto ha raggiunto magnitudo 6.8 con ipocentro a soli 10 km di profondità. L’epicentro è stato individuato esattamente nel mar Ionio orientale a largo dell’isola di Zante, in Grecia, ad appena 25 km dalle coste dell’isola incantevole e suggestiva.

Sembrerebbe che il terremoto sia stato avvertito in gran parte del Mediterraneo centrale, Italia compresa. Al momento, restando in attesa di dati più definiti, non si escludono danni gravi all’epicentro, sull’isola greca di Zante e su Cefalonia.

Il terremoto è stato avvertito nel sud Italia: decine di migliaia le segnalazioni che arrivano da Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Tanta gente è stata svegliata nel sonno. Fortunatamente però non dovrebbero esserci danni a cose o persone. Segnalazioni in arrivo anche dalla Campania e dal Molise.

Data la magnitudo elevata e l’ipocentro a soli 16 km di profondità non è esclusa un’onda anomala, uno tsunami di piccole dimensioni. Tuttavia, porterebbe ugualmente effetti rilevanti sull’isola di Zante.

Alla prima grave scossa ne sono seguite altre di assestamento. Dopo un primo terremoto alle 01.22 ora greca (magnitudo 5.1), la scossa terrificante che ha fatto tremare tutto il Mediterraneo, dallo Ionio all’Egeo. A distanza di un quarto d’ora una scossa di assestamento (magnitudo ancora piuttosto intensa, pari a 5.6), seguite da altre di intensità minore.

Il comunicato di Emsc riferisce che la più intensa scossa di terremoto registrata nelle prime ore della notte (quella di magnitudo 6.8) si è estesa per 800 km. Coinvolti ben nove paesi. Si tratta di: Grecia, Italia, Libia, Malta, Macedonia, Albania, Bosnia, Bulgaria e Turchia.

Il comunicato della Protezione Civile

Di seguito il comunicato diramato dal Dipartimento Protezione Civile italiano a seguito del violento terremoto registrato nel Mediterraneo: “A seguito del sisma avvenuto alle ore 00.54, nel mare a largo delle coste greche di magnitudo 6.8, e avvertito dalla popolazione nelle regioni costiere del sud Italia, il Centro Allerta Tsunami dell’Ingv ha informato il Dipartimento della Protezione Civile che ha provveduto a diramare un’allerta arancione per le coste di Calabria e Puglia e massima attenzione per le coste orientali di Basilicata e Sicilia ionica.
La rete mareografica dell’Ispra ha registrato, circa un’ora dopo il sisma, un maremoto di lieve entità con onde di altezza pari a nove centimetri nel porto di Crotone”.
“Dalle verifiche effettuate da parte della Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile – si legge -, in costante contatto con le autorità territoriali per seguire eventuali evoluzioni, non risultano, al momento, danni a persone o cose.


Si raccomanda massima prudenza nelle zone costiere e nei bacini portuali, seguendo in merito le indicazioni delle autorità”.

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