Ci ritroviamo, per l’ennesima volta, a parlare di Vite al limite, il programma che ultimamente sta dando scandalo a causa della sua gestione
Sempre più spesso ci troviamo a parlare di Vite al limite, il programma televisivo dove il Dottore iraniano Nowzaradan aiuta le persone a sconfiggere l’obesità. In Italia viene trasmesso dal 2012 e in questi anni trascorsi in sua compagnia, abbiamo visto storie che ci hanno commosso e racconti di vite straziate.
I risultati ottenuti dai pazienti, spesso, sono andati a buon fine, rallegrandoci. Altre volte, la situazione è degenerata e il medico non ha potuto fare molto. Tuttavia, nel corso degli anni, il programma è stato accusato di mostrare momenti e situazioni indiscrete. Istanti intimi e invadenti nei confronti dei partecipanti.
Vite al limite: il lato oscuro del Dott. Nowzaradan e dello show
Vite al limite è uno show televisivo di TLC, che in Italia viene trasmesso su Real Time, e segue i percorsi dei pazienti che cercano di qualificarsi per la chirurgia dell’obesità. Queste persone, devono intraprendere un viaggio verso il Texas, dove il Dottor Now dà loro dei piani strutturati per l’adeguata perdita di peso. Se riescono a seguire lo schema indotto dal medico, potranno passare alla fase successiva: la chirurgia bariatrica.
Chi ha partecipato al programma, come paziente, ha accusato i produttori di fare speciali e riprendere chi riesce a sconfiggere la malattia, ma allo stesso tempo, di mandare in onda attimi imbarazzanti. Molti pazienti si sono sentiti umiliati e registrati senza rispetto per la loro privacy.
Stiamo, di nuovo, parlando di Vite al limite, perché Destine LaShae, prima transgender ad aver partecipato al programma, è morta.
La donna aveva chiesto aiuto al Dr. Nowzaradan dopo aver tentato il suicidio. È stato un caso molto pesante, che ha fatto commuovere tutto il mondo, poiché Desine soffriva di una grave depressione. A soli 30 anni si è tolta la vita, eppure era stata uno di quei casi di successo.
LaShae era entrata nella clinica accompagnata da 300 kg, che era riuscita a perdere con l’aiuto dell’equipe, ma soprattutto grazie alla sua forza di volontà. Qualche giorno prima di farla finita, aveva lasciato un messaggio sui social, in cui si riteneva grata del suo percorso. L’annuncio della sua morte è stato dato dal fratello.
Tuttavia, Destine LaShae, non è l’unica ex paziente che si è tolta la vita o è morta. Molte persone che hanno partecipato al programma sono scomparse. Da Robert Buchel, deceduto mentre le riprese stavano facendo il suo corso, a molti altri, che vogliamo ricordare: L.B. Bonner; Henry Foots; Lisa Fleming; Sean Milliken; Kelly Mason; Coliesa McMillian; James King; Gina Maria Krasley.
A proposito del caso di James L.B. Bonner, nella stagione 6, aveva perso oltre i 100 kg, con una dieta drastica.
Una volta terminato lo show, James aveva chiamato i produttori per un aiuto psicologico, senza ottenere nessuna risposta. Inoltre, non sono state pagate le sue spese mediche, come da accordi. James è morto suicida e la sua famiglia ha accusato il programma sia per non aver risposto, sia per averlo spinto a filmare quando non era a suo agio.
Anche Gina Maria Krasley, defunta, nel 2020 aveva presentato una causa, insieme ad altri due ex pazienti: Jeanne Covey e Maja Radanovic. I tre hanno chiesto un risarcimento in denaro per i danni subiti, dichiarando che l’equipe e i produttori erano a conoscenza dei rischi di una dieta drastica.
Nonostante fossero a conoscenza delle possibili conseguenze, non hanno fornito un supporto psicologico adeguato ai pazienti, lasciandoli soli e impotenti. Inoltre, Gina, ha confessato che in certi momenti dello show, l’hanno obbligata ad abbuffarsi di cibo mentre la riprendevano.
Eppure, queste accuse non sono servite a nulla, perché la produzione è riuscita a cavarsela in Tribunale. Nel contratto che viene stipulato tra programma e paziente, sono prefissate delle norme, dando il diritto di mandare in onda determinate situazioni. Gli avvocati dei produttori hanno confermato che i pazienti hanno dato il permesso e firmato rinunce, per tutelare la società.
Ciò che abbiamo imparato da questo caso, è che bisogna sempre leggere un contratto o un modulo prima di firmare e regalare a qualcun altro la nostra privacy. In questa determinata circostanza, a tutto il mondo. Noi, in qualsiasi caso gli avvenimenti siano andati, ricorderemo per sempre le persone che ci hanno lasciato, pensandole nei loro momenti migliori e felici.