Cuginetti travolti a Vittoria, resta in carcere il killer di Alessio e Simone: arresto convalidato
Rosario Greco, il 37enne che a bordo del suo suv ha falciato i due cuginetti di 11 anni, Alessio e Simone, uccidendoli, resterà in carcere. L’uomo è accusato di duplice omicidio stradale aggravato perché sotto effetto di alcool e droga, omissione di soccorso e porto d’armi atte a offendere. Intanto, sta tornando a Vittoria la salma di Simone, che sarà sottoposta ad autopsia nei prossimi giorni.
Resta in carcere Rosario Greco, il 37enne arrestato all’alba di sabato scorso dopo avere falciato e ucciso con il suo suv Simone e Alessio, i due cuginetti di 11 anni, sull’uscio di casa a Vittoria, in provincia di Ragusa. Il gip della città siciliana ha così convalidato l’arresto dell’uomo, predisponendo anche la custodia cautelare in carcere.
Greco è accusato di duplice omicidio stradale aggravato perché sotto effetto di alcool e droga, omissione di soccorso e porto d’armi atte a offendere. Il 37enne aveva un tasso alcolemico 4 volte superiore al limite consentito e aveva assunto cocaina quando si è verificata la tragedia.
Questa mattina si è svolto l’interrogatorio di convalida durato poco più un’ora. All’uscita dal carcere il difensore di fiducia di Greco, Nunzio Citrella, non ha voluto dare particolari né se ha risposto alle domande del Gip di Ragusa, Andrea Reale. “Nessun commento – ha detto il legale – è un momento straziante e non mi pare opportuno aggiungere altro. Ha risposto alle domande del Gip? No comment”. Sulla vicenda era intervenuto ieri anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che aveva augurato la “galera per anni e senza sconti per chi ha ucciso i due bambini”.
Intanto, ha lasciato Messina, dove era ricoverato, il feretro di Simone D’Antonio, che sarà trasferito a Vittoria, presso il cimitero, per procedere all’autopsia prima dei funerali. Un tragico destino ha unito i due cuginetti, nati a cinque giorni di distanza l’uno dall’altro e morti a causa dello stesso drammatico incidente.
Alessio è deceduto subito, per una grave emorragia post traumatica. Simone ha lottato fino a ieri mattina, è stato anche sottoposto ad una delicata operazione di amputazione di entrambe le gambe, ma non ce l’ha fatta e la notizia della sua morte è arrivata proprio mentre nella chiesa di San Giovanni a Vittoria erano in corso le esequie del primo.