Viviana Parisi, “aveva il bambino in braccio”: la testimonianza choc

di admin

Viviana Parisi, “aveva il bambino in braccio”: la testimonianza choc

| venerdì 14 Agosto 2020 - 13:05

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Viviana Parisi, “aveva il bambino in braccio”: la testimonianza choc

Una famiglia del Nord: padre, madre e due figli, un ragazzo e una ragazza. Viaggiavano su una berlina di colore grigio metallizzato o chiara. L’uomo, quasi calvo, di mezz’età, molto abbronzato, di corporatura robusta, indossava una maglia di colore rosso o arancione.

La donna, età apparente 45 anni, carnagione chiara, aveva i capelli raccolti e un vestito blu. Sono loro i testimoni chiave che gli inquirenti cercano invano da dieci giorni con ripetuti appelli pubblici. «Avete fatto un’azione meritoria fermandovi, fatene un’altra venendo a testimoniare».

I turisti del Nord
Il 3 agosto, intorno alle undici del mattino, si erano fermati in una piazzola di sosta vicino al luogo dell’incidente provocato da Viviana Parisi sotto la galleria dell’autostrada A20 Messina-Palermo, dalle parti di Caronia. Viviana aveva urtato un furgone con a bordo due operai della manutenzione, si era fermata poco più avanti, era scesa dall’auto e se n’era andata uscendo dalla galleria, mentre i due operai si era mossi in direzione opposta preoccupandosi di bloccare il traffico per evitare il coinvolgimento di altre automobili, come da protocollo.

Loro ricordano solo una donna che si allontanava e non hanno memoria di un bambino a fianco. Ad aver visto il bambino, Gioele, sono loro, i turisti del Nord che si erano fermati a prestare soccorso.

«Sono testimoni chiave»
La voce «fuori campo» di uno dei quattro è stata immortalata da un audio registrato. Si tratta della chiamata fatta dai primi giovani soccorritori al 112. Mentre davano l’allarme si sente in sottofondo un uomo dire di aver visto una donna con un bambino. Avrebbero poi aggiunto ai presenti che la donna teneva il bambino in braccio, ma di questo non c’è conferma.

«Riteniamo che questi signori, oltre a essersi fermati sul luogo dell’incidente, abbiano iniziato anche le ricerche scavalcando il guardrail»; ha precisato ieri il procuratore di Patti, che sta coordinando le indagini sulla morte di Viviana, il cui corpo è stato trovato senza vita l’8 agosto, e sulla scomparsa di suo figlio Gioele, 4 anni, che una settantina di uomini fra Vigili del fuoco, Protezione civile e forze dell’ordine stanno cercando da dieci giorni. Il magistrato considera la loro testimonianza molto importante, sia per ricostruire la dinamica dei fatti, sia per delimitare il perimetro delle ricerche del bambino.

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