Viviana Parisi e Gioele, il pm: “I medici legali hanno già detto cosa è successo”

di admin

Viviana Parisi e Gioele, il pm: “I medici legali hanno già detto cosa è successo”

| giovedì 20 Agosto 2020 - 16:11

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Viviana Parisi e Gioele, il pm: “I medici legali hanno già detto cosa è successo”

“I resti umani trovati ieri a Caronia sono compatibili con Gioele”. Lo ha detto il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, parlando con i giornalisti, prima di entrare in ufficio. Le dichiarazioni seguono il ritrovamento, avvenuto ieri mattina nei boschi di Caronia (Messina). Cavallo ha aggiunto: “Già i consulenti medici ci hanno detto quello che è successo, già loro hanno delle certezze e ce le hanno comunicate riservandosi l’esito di questi risultati”. E ha spiegato: “A noi i medici legali delle cose ben precise le hanno già dette”. ”È ovvio che a voi non le posso dire, aspettano i risultati istologici ma una chiave di lettura sugli avvenimenti ci è stata data”.

Intanto è stata fissata per domani l’autopsia sui resti ritrovati nella mattinata di ieri a Caronia che secondo gli inquirenti apparterrebbero al bambino di 4 anni, scomparso con la madre Viviana il 3 agosto. Ad effettuare l’esame autoptico sarà Elvira Spagnolo, lo stesso medico legale che ha eseguito l’esame sulla madre di Gioele, Viviana Parisi. Viviana Parisi “soffriva di paranoia e ha avuto un crollo mentale dovuto a una crisi mistica”. È quanto risulta scritto su un certificato medico rilasciato dall’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto e che la donna teneva nel cruscotto della sua auto. Lo conferma il procuratore capo di Patti parlando stamane con i cronisti in Procura. “Stiamo analizzando le celle di aggancio della zona sia quello che c’era sul tablet e nel cellulare della signora. Ma per ora non ci sono risultanze su chiamate telefoniche. Si è parlato di sette ma non è cosi”, ha detto ancora, aggiungendo: “Bisogna compiere un’analisi accurata che anche qui richiede più tempo”. (Continua…)

“Non è escluso” che “la madre e il figlio siano morti nello stesso punto”. “Tutte le ipotesi sono aperte – ha spiegato il pm -. O una morte contestuale o una morte in momenti separati, dobbiamo verificarlo. Le emergenze più importanti arriveranno dagli accertamenti medico-legali”. I resti del piccolo, ha aggiunto Cavallo, “sono stati trascinati in più punti dagli animali selvatici. Noi riteniamo che ci sia stato un intervento quantomeno successivo degli animali”. “Questo è sicuro – ha spiegato -, quell’effetto di dispersione è sicuramente frutto di un intervento di animali o in un momento successivo o al momento dei fatti”.

“Questa mattina ci sarà il riconoscimento da parte del padre degli oggetti ritrovati sul posto. Gli avevo chiesto di farlo già ieri, ma ha preferito seguire le spoglie di quello che riteniamo sia il figlio e abbiamo rispettato questa esigenza”, ha aggiunto il procuratore di Patti Angelo Cavallo. “Oggi il primo passo da fare è valutare i luoghi dove sono stati ritrovati i vari resti che purtroppo erano sparsi”, ha detto ancora il procuratore. “Si devono valutare – ha aggiunto – i possibili tragitti della signora, del bambino, dei terzi, di animali, oggi c’è questo lavoro iniziale le da fare. La zona dove abbiamo rinvenuti i resti – ha sottolineato il magistrato – percorrendo 50-60 metri di boscaglia si arriva ad un sentiero che potrebbe essere collegato al traliccio traliccio, ma è un’area vegetazione fitta. Trai due luoghi in linea d’aria c’è una distanza di circa 300 metri”. (Continua…)

Il procuratore ha proseguito: “Il tragitto fatto da Viviana Parisi e dal figlio Gioele, il 3 agosto scorso, da casa al momento dell’incidente, sulla A20, riteniamo che sia stato tutto accertato. Abbiamo trovato i biglietti dei caselli autostradali, delle immagini in cui la signora usciva di casa col bambino in perfetta salute, le immagini di Sant’Agata di Militello che ci dicono che il bambino era vivo dentro l’auto con la madre”. “Riteniamo con buona approssimazione – ha detto Cavallo – che l’uscita dall’autostrada fosse dovuta alla necessità di fare carburante perché in auto c’era poca benzina. E sono attendibili i e testimoni che vedono madre e figlio erano insieme e vivi dopo l’incidente stradale sulla Palermo-Messina”.“In questo momento tutte le ipotesi sono aperte: o una morte contestuale o in momenti separati. Dobbiamo verificare.

Le risposte più importanti arriveranno dagli accertamenti medico legali e grazie alla collaborazione di altre professionalità”, ha detto ancora Angelo Cavallo, confermando la notizia che “nell’auto di Viviana Cavallo sono stati trovati due certificati medici sullo stato di salute della donna” e che, su questo tema, “altri accertamenti sono in corso”. “Ringrazio Pino Di Bello, questo ex carabiniere che è una persona fantastica”. Sono state le parole del pm Angelo Cavallo sul volontario che ieri mattina ha trovato i resti smembrati del corpo di un bambino nelle campagne di Caronia. “Non solo ha svolto quest’opera di ricerca per trovare il corpo – ha aggiunto – ma poi nonostante fosse stanco e grondante di sudore è rimasto altre 4 ore con noi. L’ho visto personalmente strisciare sotto passaggi alti 30 centimetri tra i rovi e ci ha indicato un altro posto dove potevano essere altri resti che abbiano rinvenuto. Lo ringrazio molto. Già nei giorni precedenti eravamo stati contattati dai familiari che ci avevano chiesto la possibilità di poter fare delle ricerche volontarie. Noi abbiamo dato subito una disponibilità di massima perché eravamo convinti che le ricerche si dovessero concentrare in quel posto. Più persone erano presenti maggiori era la possibilità di trovarlo. A noi interessava il risultato”.

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