Vuole evitare di pagare i costi per il bagaglio, indossa 8 pantaloni e 10 magliette

di redazione

Vuole evitare di pagare i costi per il bagaglio, indossa 8 pantaloni e 10 magliette

| sabato 26 Gennaio 2019 - 13:38

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Vuole evitare di pagare i costi per il bagaglio, indossa 8 pantaloni e 10 magliette

Chi non ha mai avuto la tentazione, dopo una vacanza, con la valigia troppo piena per lo shopping, di indossare quella maglietta che proprio non vuole saperne di entrare nella valigia stracolma? Forse Ryan Hawaii, un ragazzo inglese, avrà un po’ esagerato indossando ben 8 paia di pantaloni e 10 magliette nella fredda Islanda prima di imbarcarsi.

Ma di certo non immaginava cosa sarebbe successo. È rimasto bloccato per due giorni in aeroporto, rifiutato prima dalla British Airways, poi da EasyJet, spruzzato con del spray urticante e immobilizzato dalla polizia sul pavimento. Ryan Carney Williams, vero nome di Ryan Hawaii, ha raccontato la sua vicenda su Twitter.

Voleva evitare di pagare i costi di un bagaglio supplementare nel volo che dall’Islanda lo avrebbe riportato in Inghilterra. Raggiunto il desk della British Airways ha indossato tutti gli abiti che superavano il peso consentito, 8 paia di pantaloni e 10 magliette. Lo staff ha allora rifiutato l’imbarco, intimandogli di allontanarsi.

La compagnia aerea ha affermato che Ryan ha mostrato un atteggiamento insolente e pertanto sono stati costretti a chiamare la polizia. Ryan invece ha postato due video in cui chiede agli impiegati perché non gli era permesso imbarcarsi, mentre lo staff dell’aeroporto insiste: “Dobbiamo chiamare la polizia?”

Nei tweet successivi Ryan spiega com’è stato arrestato, spruzzato con gas urticante e immobilizzato per terra dopo essersi rifiutato di lasciare l’aeroporto. Ha raccontato al sito islandese mbl.is che durante questo trattamento ha mantenuto la calma senza opporre resistenza.

Ma Ryan non si è arreso: il giorno dopo ci ha riprovato, prenotando un volo con un’altra compagnia aerea: EasyJet. Fino al check in, racconta, è andato tutto bene, ma una volta raggiunto il gate, un uomo dello staff l’ha riconosciuto e gli ha impedito di proseguire proprio a seguito della sua precedente avventura. È stato ancora una volta bloccato in Islanda senza bagaglio né soldi.

Ryan è stato in seguito contattato sia dalla British Airways, sia da EasyJet. Inizialmente hanno rifiutato di rimborsarlo, ma dopo che il ragazzo ha minacciato di procedere per vie legali, ha riottenuto il costo dei biglietti. Hawaii sostiene che il suo trattamento fosse legato a pregiudizi razziali, per via dei rasta, degli abiti vistosi e dello smalto sulle unghie. Due giorni dopo è tornato finalmente a casa. Ovviamente con un’altra compagnia, la Norwegian Airline. Da LaMescolanza.Com

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