WhatsApp, ecco 7 modi scientifici per scoprire se il tuo partner ti tradisce

di admin

WhatsApp, ecco 7 modi scientifici per scoprire se il tuo partner ti tradisce

| venerdì 31 Luglio 2020 - 20:39

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WhatsApp, ecco 7 modi scientifici per scoprire se il tuo partner ti tradisce

Mi mente? Mi tradisce con un altro (o un’altra)? Sono domande che in molti, se non tutti, ci siamo posti almeno una volta nella vita e alle quali, spesso, non c’è modo di rispondere in modo sicuro. In compenso, possiamo affidarci a sette comportamenti o dettagli che possono aiutarci non poco a capire se sul nostro rapporto aleggi l’ipotesi di un tradimento. Chiedi ad un’altra persona cosa ne pensa. Secondo uno studio della Brigham Young University, le persone riesce ad esprimere giudizi sorprendentemente accurati su altri individui anche solo dopo una breve esposizione del loro comportamento. E non parliamo soltanto di amici ma anche di soggetti che sono estranei per la coppia. A dimostrare l’assunto è stato un esperimento condotto proprio su coppie, chiamate a disegnare un oggetto insieme con una delle due bendata e l’altra che dava istruzioni su come disegnare. Prima di cominciare, però, i ricercatori hanno posto domande sulla loro vita privata, compreso se avevano mai mentito l’uno all’altro su questioni di cuore. Quindi, gli stessi ricercatori hanno fatto vedere le immagini e chiesto ad estranei di indovinare quale coppia c’era qualcuno che aveva tradito. Ebbene, le risposte sono state incredibilmente precise. Infedeltà e infelicità? Per informazioni chiedete pure in giro.

Ripensaci mentre fai qualcos’altro. Tante volte capita di dire che rimuginare troppo ad una cosa non aiuta a risolverla. Non, però, se si lascia passare un po’ di tempo, almeno nel caso del tradimento. Un team di psicologi ha fatto un esperimento, chiedendo ad alcuni studenti se altre persone avessero detto la verità o meno. Prima di esprimere la loro opinione, ai ragazzi era comunque stadio dato un certo periodo di tempo, in modo da permettere loro anche di pensare a qualcos’altro. Ecco: quelli che avevano avuto più tempo, pensato ad altro ed erano poi tornati sull’interrogativo iniziale, erano stati i migliori nello scoprire i bugiardi. “Questi risultati suggeriscono che la mente umana non è inadeguata a distinguere tra verità e menzogna – hanno sottolineato i ricercatori – Tuttavia, questa abilità è collegata alla capacità di ri-analizzare processi che, magari, sono stati in un primo tempo sottovalutati”. (Continua…)

Ascolta attentamente le parole. In un recente studio della Southern Methodist University condotto dal professor di psicologia James W.Pennebaker in collaborazione con la sua collega Diane Perry, si è scoperto che specifici schemi linguistici aiutano a capire quando qualcuno sta nascondendo la verità. In particolare, i bugiardi tendono ad usare raramente tre tipi di parole: quelle legate alla prima persona (come ‘io’, ‘me’ o ‘mio’), quelle relative alla capacità cognitiva (come ‘pensare’ o ‘capire’), e quelle che ne escludono altre (come ‘ad eccezione’ o ‘ma’) . Al contrario, chi mente tende ad appoggiarsi ad una terminologia che comprende due tipi di parole, quelle che esprimo sentimenti negativi (come ‘odio’, ‘rabbia’ e ‘nemico’) e quelle legate a verbi di moto (come ‘camminare’ o ‘spostare’).

Ascolta il tono della voce. Quando il tono della voce può davvero essere rivelatore. Un’equipe di ricercatori canadesi ha fatto ascoltare ad alcune persone le voci di due individui, chiedendo poi di giudicare quanto attraenti fossero. In un secondo momento, gli studiosi hanno invece chiesto di giudicare quale fosse la persona delle due che, sempre in base alla voce, avesse più possibilità di tradire in una relazione. Le ‘giudici’ donne hanno tendenzialmente dichiarato che era la voce dal timbro più basso quella legata alla persona che avrebbe tradito con maggiore probabilità mentre gli uomini avevano giudicato come possibili traditrici soprattutto le donne con i timbri di voce più alti. Visto che ricerche precedenti hanno dimostrato pure che gli uomini con più testosterone tendono ad avere una voce più bassa, s’è scoperto così che alti livelli di testosterone nell’uomo tendono ad essere associabili ad una più alta possibilità di tradimento. D’altra parte ancora non si invece è scoperto se il discorso ‘ormonale’ valga anche per le donne e si sta ancora cercando di capire se ci sia davvero un nesso tra queste scoperte e quanto può emergere dall’osservazione di un comportamento ‘reale’. (Continua…)

Fai attenzione all’uso che fa dei social media. Nell’era dei social media, come trascurare il comportamento dei proprio partner sui vari facebook e twitter per capire se ci sta tradendo? Alcuni studi suggeriscono che la gente molto attiva sui due sopracitati social può avere problemi relazionali e quindi può più facilmente sperimentare situazioni come divorzi, separazioni e infedeltà. Nello specifico, l’Università del Missouri ha studiato i comportamenti social di circa 600 utenti di twitter. La maggior parte usava twitter per circa un’ora al giorno, cinque giorni alla settimana e tra questi non c’erano grosse differenze relativamente alla possibilità di tradire. Chi invece lo usava più spesso, erano quelli che avevano più frequentemente discussioni con il proprio partner, avevano divorziato o avevano tradito il compagno. In sintesi: più tempo avevano passato o passavano su Twitter e peggiori erano le condizioni delle loro relazioni sentimentali. Certo, questo non vuol dir che chi è particolarmente attivo sui social sia automaticamente un ‘traditore’ ma senza dubbio la ricerca ha dimostrato che c’è un certo collegamento tra le due cose.

Osserva eventuali ed improvvisi cambi di comportamento. Il vostro partner recentemente ha cambiato qualche abitudine, tipo mangia cose diverse dal solito o reagisce in modo inusuale alle sorprese? Fate attenzione, allora, perché proprio questi cambio improvviso nel linguaggio del corpo, come l’espressione facciale, fino agli schemi linguistici, possono rappresentare dei segnali d’ allerta di un comportamento ambiguo. Questo, almeno stando a quando emerge dalle ricerche di Lillian Glass, un’analista comportamentale con esperienze lavorative nella FBI per studiare quali siano gli indizi di un imbroglio. “Il tuo corpo vive questo tipo di cambiamenti quando sei nervoso e senti tensione, quindi anche quando menti”, ha scritto la Glass nel suo libro “Il linguaggio del corpo delle bugie”. Non farti sfuggire silenzi, manie da attacchi personali o domande ripetute. Sempre secondo la Glass, uno degli indizi più indicativi del mentire è un’improvvisa incapacità di parlare. Perché? Perché spesso il sistema nervoso risponde allo stress azzerando la salivazione. Un altro indicatore della bugia è prendere le domande come attacchi personali anziché rispondere agli interrogativi, come spiegato da Philip Houston, Michael Floyd e Susan Carnicero, tre veterani della CIA, nel loro libro “Spia la menzogna”. E se, se non bastasse, in una ricerca del 2011 R.Edward Geiseman, professore di psicologia a UCLA, l’Università della California-Los Angeles, ha scoperto che le persone che mentono tendono a ripetere la domanda posta loro. Perché? “Forse per darsi tempo per inventarsi una risposta”, l’opinione di Geiseman.

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