Dal 7 al 21 gennaio il comune di San Fratello, piccolo paese della provincia di Messina, diventerà ufficialmente “zona rossa” in virtù di un’ordinanza regionale emanata dal governatore Nello Musumeci. La situazione, dunque, resta preoccupante sui Nebrodi, e dopo Capizzi anche un altro comune si tinge di “rosso”.
La richiesta di chiudere i confini per evitare l’aumento dei contagi era arrivata negli ultimi giorni dal sindaco Salvatore Sidoti Pinto, che aveva lanciato l’allarme dopo gli ultimi riscontri ai tamponi molecolari e il comportamento della cittadinanza, ritenuto poco responsabile: (Continua..)
“Si continuano a fare pranzi e cene conviviali con troppe persone – ha detto il sindaco di San Fratello – soprattutto in campagna, e si fa poco per evitare di incontrare il nemico in agguato, questo maledetto virus che ha messo in ginocchio il mondo intero”. Intanto, appena una settimana fa, 30 ospiti della RSA “Maria Immacolata” di San Fratello sono stati trasferiti a Messina.
A Messina intanto le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse dal 7 al 9 gennaio. E dall’11 si valuterà il da farsi. Lo ha annunciato il primo cittadino peloritano Cateno De Luca, come sempre utilizzando Facebook: (Continua..)
“Dopo ben oltre 3 ore di confronto con l’Asp, con i rappresentanti dei presidi ospedalieri e con l’assessorato regionale alla sanità – ha detto De Luca – è emersa una situazione di inaudita gravità sotto il profilo della crescita dei contagi, delle continue disfunzioni dell’Asp, della raccolta dei rifiuti dei contagiati e dei posti letto disponibili per i contagiati, ormai quasi esauriti in tutti i presidi ospedalieri della città e della provincia.
Di conseguenza, le scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, compresi gli asili nido. Sabato, alle ore 12, si terrà un ulteriore tavolo tecnico a Palazzo Zanca, per valutare l’esistenza delle condizioni di sicurezza per riaprire le scuole dall’11 gennaio in poi. State tutti attenti, perché la situazione ormai è sfuggita di mano all’Asp e prendere il Covid in queste condizioni significa mettere maggiormente a rischio la propria vita”.